Ogni anno in occasione della Giornata della Memoria pubblico la prefazione a "Se questo è un uomo" di Primo Levi. Probabilmente perchè è probabilmente il libro che più mi ha scosso nella mia vita, probabilmente perchè in quelle poche righe è sunta tutta la tragedia umana dell'Olocausto, con lo scientifico tentativo di dis-umanizzazione di un intero popolo, ben più grave dell'omicidio di massa in sè. In ogni caso, una lettura che consiglio a tutti."Voi che vivete sicuriNelle vostre tiepide case,voi che trovate tornando a seraIl cibo caldo e visi amici:Considerate se questo è un uomoChe lavora nel fangoChe non conosce paceChe lotta per mezzo paneChe muore per un sì o per un no.Considerate se questa è una donna,Senza capelli e senza nomeSenza più forza di ricordareVuoti gli occhi e freddo il gremboCome una rana d'inverno.Meditate che questo è stato:Vi comando queste parole.Scolpitele nel vostro cuoreStando in casa andando per via,Coricandovi alzandovi;Ripetetele ai vostri figli.O vi si sfaccia la casa,La malattia vi impedisca,I vostri nati torcano il viso da voi".Non bisogna dimenticare, perchè la storia può ripetersi. Magari non nelle stesse forme, ma nello stesso senso sì, purtroppo.www.discutendo.ilcannocchiale.it