Lotteria Senato
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Diario, il 29 marzo 2008

Mancano 14 giorni al voto. Sono
le due settimane cruciali della campagna elettorale, quelle che possono determinare la vittoria, la sconfitta o il pareggio. E le due settimane in cui
non si possono più pubblicare sondaggi (almeno in via ufficiale...).
Già mi sono espresso sulla credibilità dei sondaggi. Credibilità che, dopo i fatti del 2006 (ultimi sondaggi e perfino exit-poll che assegnavano all'Unione una vittoria schiacciante intorno al 52-53%), è andata ormai persa. Vedremo se questa volta si riabiliteranno.
Comunque, gli ultimi sondaggi segnano un
distacco medio Berlusconi-Veltroni al 7%, con Pd-IdV in crescita. Ecco il distacco per gli ultimi 10 sondaggi (25-26-27-28 Marzo):
Lorien (25 Marzo):
9%
Euromedia (26 Marzo):
8,6%
Demoskopea (25 Marzo):
8,5%Gipieffe (27 Marzo):
8,4%Demos (26 Marzo):
6,6%
Demopolis (27 Marzo):
6,5%
Crespi (27 Marzo):
6,5%
Digis (27 Marzo):
6,3%
Ispo (27 Marzo):
5%
Swg (27 Marzo):
5%
Dunque, si oscilla da un massimo del 9% ad un minimo del 5%. Nel valutare i sondaggi, comunque, si deve tenere conto del fatto che
sono ancora molti gli indecisi: sono intorno al 25% e, secondo alcuni sondaggi di Makno e Sole24Ore, quelli orientati verso il PD sono quasi il doppio di quelli del PDL. Per questo si pensa che lo svantaggio possa ulteriormente ridursi.
Ma il dato più importante è il Senato. A causa del "meccanismo perverso" previsto da questa immonda legge elettorale (passata alla storia come "porcellum" per il suo stesso autore, Calderoli),
prevederne il risultato è impossibile, poichè i senatori sono eletti su base regionale, con premio di maggioranza assegnato regione per regione. Ecco la situazione:
"Sicure" PDL-Lega-MPA "Sicure" PD-IDV Incerte
Lombardia Toscana Liguria
Veneto Emilia Romagna Abruzzo
Piemonte Marche Lazio
Friuli VG Umbria Sardegna
Puglia Basilicata Calabria
Campania
Sicilia
A queste vanno aggiunti Estero (probabilmente 3 PD, 2 PDL, 1 Indip), Trentino AA (3 PD, 2 PDL e 2 Svp, che generalmente sta con il CSx) e Valdaosta (1 PD).
Quindi, rispetto al 2006 la Campania passerà quasi sicuramente al CDx, così come potrebbero farlo Liguria, Abruzzo, Sardegna e Calabria. Mentre il Lazio, grazie all'effetto-Veltroni e alla coincidenza con le comunali e provinciali di Roma (che da sola conta il 70-80% dei laziali), potrebbe passare al CSx. Tranne che nel caso della Campania,
in queste regioni incerte secondo i sondaggi il divario fra PDL e PD è al di sotto del 2%. E se PD-Idv riuscirà a strappare 3-4 di queste 5 regioni,
il Cdx quasi sicuramente non avrà una maggioranza al Senato. Questo
a causa della presenza di Sinistra Arcobaleno e UDC, che in alcune regioni (probabilmente Emilia, Toscana, Umbria, Marche per la SA, la Sicilia e forse la Puglia per l'UDC) strappano seggi alla coalizione perdente: la SA al PDL, l'UDC al PD.
E' una lotteria. Che probabilmente non vincerà nessuno.
P.S. Per la cronaca, "trasgredisco" il black-out dei sondaggi e pubblico il risultato del mio sondaggio (si fa per dire: 39 voti ....): Pd 28%, Idv 10% (Veltroni 38%); PdL 18%, Lega-Mpa 5% (Berlusconi 23%); Sinistra Arc. 18%; UDC 3%; altri 13%; astenuti 5%.
Inutile dire che non si tratta di dati validi dal punto di vista statistico........... :-))