Basta violenze, sospendiamo le trasferte
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Diario, il 11 novembre 2007

Oggi abbiamo assistito ad una delle pagine più brutte del calcio italiano. Un calcio che è infangato continuamente dalle azioni di gruppi di esagitati che hanno una visione distorta dello sport e del tifo: tifare non vuol dire aggredire gli altri che non tifano la tua squadra. Basta violenza, basta.
Non intendo entrare nel merito della faccenda del poliziotto: innanzitutto perchè non sono ancora chiare le circostanze, e poi perchè l'eventuale errore del poliziotto non cancella le violenze che sono avvenute oggi ad Arezzo, Bergamo e altre parti d'Italia. E che accadono ogni domenica da anni e anni. ADESSO BASTA.
Inutile sospendere i campionati per poi riaprirli una giornata dopo, senza risolvere i problemi. Adesso bisogna agire. Il problema principale sono le trasferte. Ora, o si sospendono del tutto, o si fanno trasferte organizzate, controllate dalla polizia. Ma con tutti i problemi che ci sono in Italia, adoperare così tanti poliziotti per questi problemi irrivelanti. Quindi, si devono sospendere le trasferte e ripristinarle solo quando ci saranno le condizioni per ripristinarle.
Solo così si possono evitare tragedie come quella di oggi. Che la morte di Gabriele Sandri serva a qualcosa.